Cos’è il Re-commerce

Commercio elettronico sostenibile

Il Re-commerce è un modello di sostenibilità economica permeato di una sana coscienza ambientalista sta raggiungendo rapidamente anche il commercio elettronico. Il mondo sta consumando più di quanto le risorse naturali possano ricostituire. Gli ambiziosi obiettivi globali di zero emissioni nette entro il 2050, ci costringe a raddoppiare entro il 2032 l’attuale valore dell’economia circolare, fermo dall’inizio del conflitto in Europa, all’8,6%.

Da un modello “take-make-waste” a un’economia circolare.

Visa ha analizzato alcune nuove tendenze attraverso le quali generazioni di nuovi consumatori, comunità e imprese, specie le più piccole, sostengono e implementano questa serie di best practices che hanno il nome delle “6 R” del re-commerce elettronico.

  1. Resale (Rivendita), il mercato del second-hand ha avuto una forte crescita, pensate a Vinted;
  2. Repair (Riparazione), la riparazione anziché un nuovo acquisto;
  3. Rental (Noleggio), il noleggio temporaneo di un trapano o di altro elettrodomestico da un vicino;
  4. Refill (Ricarica), dai toner all’acquisto della pasta senza packaging;
  5. Return (Restituzione), il reso del prodotto usato con il nuovo acquisto è già una possibilità disponibile da tempo;
  6. Redistribution (Ridistribuzione), nel campo alimentare tante sono le imprese che offrono le loro eccedenze a ONG per evitare lo smaltimento.

Piccole scelte con un grande impatto sulle persone più fragili e sul nostro pianeta.

Secondo una ricerca prodotta da VISA in collaborazione con GlobeScan, già metà dei consumatori intervistati svolgono n’attività di re-commerce due volte l’anno. Il R-Ecommerce è un’opportunità di crescita.

Per approfondire il R-Ecommerce, leggete qui https://www.visa.co.uk/recommerce.html