L’Embedded finance permette a qualsiasi società di qualsiasi settore (non finanziario) di offrire servizi finanziari. La finanza integrata fonde applicazioni software e modelli di business commerciali.
I servizi finanziari incorporati nell’e-commerce e in altre piattaforme software, secondo uno studio di Bain & Company, hanno raggiunto 2,6 trilioni di dollari, quasi il 5% delle transazioni finanziarie totali degli Stati Uniti nel 2021 ed entro il 2026 si stima che superino i 7 trilioni di dollari o il 10%.
La pandemia ha sbloccato l’uso di servizi innovativi, nuove tecnologie digitali, come l'”open banking” e l'”open finance”, ha permesso l’ingresso di start-up, fornitori tecnologici che non sono più partner delle banche ma anche loro competitor: hanno un mix di competenze IT e finanziarie più evolute, che anche la parola Fintech già non è più sufficiente a descriverle.
E secondo IDC entro il 2030, il 74% dei pagamenti digitali dei consumatori verrà effettuato con piattaforme offerte da istituzioni non finanziarie.
L’ascesa della finanza integrata o incorporata rappresenta un trending topics nel mondo bancario, non solo per l’industria finanziaria ma anche per consumatori e imprese dedite all’e-commerce, sia B2B che B2C, che desiderano gestire i servizi finanziari in maniera innovativa, i primi, desiderano fidelizzare il cliente e
Esempi di Embedded Finance
Un esempio di Embedded Finance (meglio sarebbe parlare di “Embedded Lending”) è il BNPL, acronimo di “Buy Now, Pay Later” (letteralmente, “compra ora, paga dopo”); un’operazione semplice in cui l’acquisto si trasforma automaticamente in un prestito; una dilazione di pagamento solitamente non superiore ai 12 mesi, di 3/4 rate e di importo ridotto. Un’operazione di pochi click, senza che l’utente debba abbandonare il sito web e senza stipulare un contratto con una finanziaria.
L’incredibile successo di adozione del BNPL negli ultimi cinque anni, si è ora ridotto a causa dei rialzi dei tassi di sconto. Si prevede che questa modalità venga utilizzata anche nei punti di vendita fisici e nel B2B, specie per le PMI che hanno più difficoltà ad accedere a prestiti.
WeChat in Cina e Whatsapp in India hanno già integrato nei loro sistemi di messaggistica le funzioni di pagamento. I pagamenti avvengono in modalità Peer to Peer in tempo reale. È possibile effettuare non solo pagamenti tra persone, ma anche sui siti di e-commerce che la supportin, così pagare bollette, cinema, multe, acquisti online, ristorante e prodotti in negozi commerciali. I pagamenti vengono collegati all’account e da questi a un conto corrente o carta di credito.
Se ora la maggior parte di questi servizi ha un core prettamente finanziario, composto di servizi bancari, pagamenti, prestiti o assicurazioni, già s’intravede la possibilità di estendere questo ambito a tasse e contabilità, alla gestione del capitale umano con buste paga e benefit, oltre all’approvvigionamento all’interno dei mercati.
“L’Open Banking” e l’istituzione dei TPPs (third-party providers o servizi terzi o enabler) introdotta dalla normativa PSD2 nel 2018 (11 dicembre 2017, ndr), ha permesso a questi ultimi di avere accesso a dati che prima erano monopolio esclusivo delle banche.
L’integrazione via API o SDK grazie alla quale è possibile integrare pagamenti con carte di credito, punti premio, bonifici bancari, e-wallet, criptovalute e servizi finanziari nell’esperienza utente di società non finanziarie, viene detta “banking-as-a-service” (BaaS).
Esempi di Embedded Banking e Insurance
La creazione di IBAN o conti virtuali brandizzati sono una realtà dell’Embedded Banking, come pure l’attivazione e la sospensione di una polizza RCA Auto, sono oramai una consuetudine dell’Embedded Insurance.
Un altro esempio di banking incorporato è Shopify Balance, la piattaforma SaaS e-commerce canadese offre ai commercianti un conto bancario aziendale e una carta di debito alimentata da Stripe Treasury.
Il consumatore ha accesso alle proprie finanze ed alle tecnologie che le governano in maniera più semplice e la semplicità si traduce in maggiori entrate per le imprese, incentivate ad innovare.
È altrettanto vero che la crescita ha fatto emergere frodi piu’ sofisticate, che mettono a rischio la fiducia dei consumatori nei confronti di questi strumenti, che invece la UE intende incentivare e sostenere: per cui dal 28 giugno è stato avviato l’iter legislativo verso la PSD3, la nuova direttiva sui servizi di pagamento, il regolamento sugli stessi e l’accesso ai dati finanziari che mirano a aumentare sicurezza, trasparenza ed accessibilità.